Ho anche contattato personalmente la Minarelli Motori ma non ho ottenuto risposte.
Tutto risale al 2017 quando mi hanno portato questo Atala.
Si, un vecchio ciclomotore prodotto da Atala, a quanto sembra, motorizzato minarelli e1, monomarcia da circa 50cc.
Eccolo qua sopra, dopo esser stato rimosso dal fienile in cui ha "riposato" per circa 45 anni.
Avrei dovuto seguire il consiglio di molti e lasciarlo alla discarica...ma onestamente mi dispiaceva...esso ha rappresentato un pezzo di storia del mezzo di trasporto e soprattutto del motorismo italiano.
A quanto pare fu la risposta (negli anni 60) di Atala alla richiesta di un mezzo economico leggero, adatto anche a signore e ragazze.
Veniva infatti utilizzato per spostarsi nei paesi limitrofi, per andare al lavoro, per portare in campagna qualche amica...ecc...
Il mezzo in questione ha sempre funzionato ed e' stato accantonato in un fienile di una vecchia corte ancora funzionante.
Gli anni lo hanno comunque portato al suo decadimento.
Ho pensato di "restaurarlo" spendendo il meno possibile (per necessita'), rendendolo comunque utilizzabile e funzionante.
Me lo portarono a casa, dicendomi che il motore era "inchiodato". Falso, errata valutazione, il motore era ok e basto semplicemente sfilare il cavo metallico irrigidito del freno post. per sbloccare e far girare nuovamente il tutto.
Decido quindi di sistemarlo...ma vista la pesante situazione economica, cerchero' di spendere il meno possibile.
Inizio dal motore:
Dopo la pulizia esteriore:
Lo smonto,quindi pezzo per pezzo, lavatrice ad ultrasuoni, via cuscinetti e paraoli.
Prima:
Dopo:
Consiglio sempre di usare un phon da carrozzeria per i cuscinetti...esso non brucera' (come ad esempio puo' fare una fiamma) e quindi non lascera' "strinate" e tracce sul metallo.
Per quanto riguarda le guarnizioni, non si trovano..ho misurato lo spessore (molto importante,mantenere lo spessore originale per non alterare tutti i giochi dei componenti interiori) ed ho tagliato a mano le guarnizioni stesse da un foglio.
Un ulteriore consegli consiste nello sporcare con grasso specifico le superfici a contatto con la guarnizione, poggiarci il foglio, che impregnandosi di grasso, avra' impresso il profilo da ritagliare.
Il grasso stesso inoltre aiutera' a mantenere in sede la guarnizione in fase di montaggio.
Il foglio in questione e' di tipo "cerato" il classico guamotor "cartonato" lo sconsiglio...col tempo si impregna d'olio e inizia a bagnare e trafilare.
Per quanto riguarda l'albero, consiglio sempre di tirarlo nei cuscinetti avvitandono con dei distanziali (nel mio caso appositamente torniti, in altro caso, va bene qualsiasi cosa, basta mantenere la planarita').
Il cilindro e' stato fatto lucidare e il pistone e' nuovo. Son stato fortunato a trovarne uno nuovo, vecchio fondo di magazzino, da un rivenditore locale.
E' perfettamente compatibile e quasi uguale...se non fosse per i due fori mancanti, che ho dovuto praticare, presumo servano a portare un po' di lubrificazione allo spinotto.
Il tappo del rabbocco olio,originariamente in plastica e' andato distrutto in fase di smontaggio, sbriciolandosi.
Ne ho ricavato uno da un esagono d'ottone mediante tornitura.
Ho "ripreso" e marcato a laser le scritte originali riportate sul vecchio tappo: "Atala -olio motore- ".
Il motore e' stato quindi pulito a fondo e revisionato lucidando il cilindro,cambiando il pistone,i cuscinetti e tutte le guarnizioni,nonche' i fili e tutti i cablaggi.
Degna d'interesse la frizione ad espansione centrifuga (che in primis espandendosi a causa della rotazione impressa dall'albero,trasferisce il moto), accoppiata al relativo cestello anche da un paio di dischi d'attrito (aggiunti "sopra" essa), azionati similmente ad un odierno sistema (albero che se "tirato" , ruotando va a comprimere il cuscinetto a singola sfera, in questo specifico caso). Tirando la leva al manubrio si va quindi a comprimere il "pacco" frizione accoppiando i pedali all'albero motore.
Strana soluzione adotatta anche per i pedali stessi, trasferiscono il moto agli ingranagi superiori mediante un sistema pignone-catena interna-corona, il tutto a bagno d'olio.
Il telaio invece e' stato sabbiato, verniciato ed alcune parti, ricromate.
Con mia ulteriore sorpresa le vecchie camere d'aria mantengono la pressione per diversi mesi.
Il serbatoio (molto arrugginito al suo interno) e' stato rivestito internamente con un prodotto apposito, bicomponente, versato internamente, fatto girare per ricoprire l'intera superficie, sversato l'eccesso e fatto indurire completamente per un paio di giorni.
Ed ecco il risultato finale.
Tralasciate per favore il sistema che tiene in sede il cavo acceleratore, e' provvisorio, a breve sostituito da uno molto simile all'originale,appena mi arriva.
Il mezzo ora e' funzionante, va i moto con un paio di pedalate al massimo, tiene il minimo e trotterella allegramente (intorno ai 40 km/h ovviamente) sia su sterrato che su asfalto.
La posizione di guida e' un po' piu' sacrificata rispetto ad un ciao o un garelli vip.
il resto e' piu' o meno allineato alle prestazioni offerte dai mezzi dell'epoca.